Carla
                  Conti, Nobilissime allieve. Della musica a Napoli tra Sette
                  e Ottocento, Napoli, Guida, 2003 
                Nobilissime
                    allieve mette in luce uno spaccato inedito della pratica
                    musicale al femminile nella Napoli tra Sette e Ottocento,
                    intenta a produrre e divulgare la tradizione nonché le
                    nuove istanze culturali europee. 
                  Protagonista di questo lavoro storico sono le tre sorelle Capece
                  Minutolo della Sonora dei Principi di Canosa che nel tempo
                  crearono e conservarono un vasto patrimonio della cultura musicale,
                  poi donato al Conservatorio di San Pietro a Maiella di Napoli:
                  dagli autografi di Paisiello alle prime copie fedeli mozartiane
                  presenti in Italia. 
                  Si configura così  un’ampia scena musicale e di
                  costume che è qui ricostruita anche attraverso le parole
                  stesse di una delle protagoniste, la nobilissima Clotilde,
                  grazie al suo diario inedito di cui si riportano ampi stralci. 
                  L’autrice Carla Conti racconta, nel presente volume,
                  la sottile trama inedita “delle donne in musica”,
                  trama che si snoda dall’esclusione del chiostro all’esclusività del
                  salotto. 
                 
                      
                Carla
                    Conti, compositrice e direttora di coro, è docente di Direzione di coro e
                  repertorio corale presso il Conservatorio di musica S. Cecilia
                  di Roma e collabora con la cattedra di Storia della musica
                  dell’istituto universitario Suor Orsola Benincasa di
                  Napoli. Da anni si occupa della produzione al femminile nella
                  musica con attività  concertistica e di ricerca. Ha
                  pubblicato lavori indirizzati alla pratica didattica nella
                  scuola di base quali Itinerari corali. Proposte
                  operative nella scuola di base e Suonare la fiaba,
                  trascrizione pianistica del “Flauto magico” di
                  W. A. Mozart (1997), Incanti di Natale (in coll. con
                  L. M. De Santo, 2002) 
                 (dalla quarta di copertina) 
                La storia
                    di questo libro è  ambientata
                  a Napoli e finisce nell’inverno del 1882. 
                  Negli ultimi giorni di quell’anno, una nobildonna di
                  quasi ottant’anni dona il suo archivio musicale alla
                  Biblioteca del Conservatorio della città  lasciando,
                  in tre casse e due canestri, i suoi amatissimi spartiti, i
                  suoi libri, i ricordi e i sogni di una vita. 
                  Come ogni storia, specie “dei tempi passati”, anche
                  questa inizia con C’era una volta … 
                  Erano quelli gli anni in cui le fanciulle ispiravano ai
                  pittori Il canto dello stornello e le donne si facevano
                  ritrarre con la loro bambina al pianoforte per Le gioie
                  materne di quante poi volevano in casa la riproduzione
                  appesa nel salotto. 
                  Era il secolo in cui gli uomini iniziavano a ricordare teneramente
                  nelle autobiografie e nei romanzi, di quando la mamma o la
                  balia per la prima volta avevano cantato o suonato per loro.
                  […] 
                  Era il tempo in cui le fanciulle di buona famiglia suonavano
                  leziosamente al pianoforte Bebé qui dort di
                  Acton, Fleures de cerises di Aletter, Berceuse
                  de la poupée di Cajani, deliziavano gli invitati
                  con Le Menuet de la grand’mere di Tarenghi, Sourire
                  d'enfant di Frontini, con “le compositions favorites” di
                  Bossi: Confidence amoureuse, Babillage, La
                  Princesse endormie, Le Souriceaux blanc, Le
                  chateau enchanté, e tanti altri “petites
                  morceaux caractéristiques”. 
                  In questa storia la protagonista si chiama Clotilde e nasce
                  nel 1808, si chiama Adelaide e anche Paolina, e si chiama ancora
                  Evelina e Irene Beatrice nata all’alba del secolo, e
                  Adelina e poi Luisa nata nel 1769 e poi Costanza e Sofia, e
                  Giuseppina Maddalena e Melchiorra Brigida e anche Flaminia
                  Anna e Carolina e Caterina […] 
È una storia, la nostra, che potrebbe avere un altro
                  titolo Dall'esclusione all'esclusività, perché dall’esclusione
                  delle donne dalle attività musicali e dall’apprendimento
                  della musica profana ha inizio e si configura poi come esclusività,
                  perché lo studio della musica fu appannaggio, in seguito,
                  delle bennate fanciulle. 
                  Attraverso le storie di queste allieve si narra, nelle prossime
                  pagine, del ruolo svolto dalle donne nell’intensa vita
                  musicale napoletana tra il XVIII e il XIX secolo, ruolo che
                  non presenta affatto contorni chiari e definiti a parte qualche
                  caso isolato documentato nelle biografie di celebri cantanti
                  e prime donne. 
                  Molti segmenti di questo aspetto della storia della musica,
                  che è anche storia delle donne, attendono di essere
                  messi in luce, si pensi alle donne impegnate non solo come
                  cantanti, ma anche nelle vesti di strumentiste, compositrici,
                  committenti, librettiste; così  come alcune tesi hanno
                  bisogno di essere dimostrate. (da: Il testo e il contesto,
                  pp.7-10) 
                  
                Dall’indice: Presentazione di
                  Renato Di Benedetto; Il testo e il contesto; Istruzione
                  musicale delle donne a Napoli nel Settecento; Educazione musicale
                  delle donne a Napoli nell’Ottocento; Moments
                  musicaux en salon; Nuovi libri per giovani allieve; Storie
                  di formazione musicale come eredità femminile;
                  Documenti; Bibliografia. 
                Collegamenti 
                   http://www.ilportico.it/.  |