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             Non 
                  un passo indietro! Storia delle Madres de Plaza de Mayo, 
                  prologo di Carlos Aznárez, Buenos Aires, Ediciones Asociación 
                  Madres de Plaza de Mayo, 2001 
                
             
              PARTORITE 
              DAI NOSTRI FIGLI  
            Questa 
              è una storia di morte ma è anche una bella storia di vita. Un lungo 
              cammino iniziato più di 20 anni fa, nel lontano 30 aprile 1977, 
              quando un gruppetto di donne coraggiose scese nella piazza principale 
              di Buenos Aires per esigere giustizia. 
              Correvano 
              anni di piombo e l'Argentina era martoriata dal terrore dei calci 
              sulle porte, dai Ford Falcon dei paramilitari, dai fucili Itaka, 
              dai sequestri, dalle torture, dal silenzio e dall'indifferenza. 
              Il lungo cammino di quelle donne arriva fino a oggi, quando l'impunità 
              viene sancita a colpi di decreti presidenziali. Il dolore continua 
              a essere lo stesso e la morte in divisa incombe ancora nelle strade. 
              Malgrado 
              tutto loro continuano lì, nella stessa piazza, con i loro fazzoletti 
              al vento, risolute, con i segni degli anni sul corpo, ma più giovani 
              che mai quando si tratta di sfidare i potenti. 
              Quale 
              forza speciale muove le Madres di Plaza de Mayo, come hanno potuto 
              resistere per tanto tempo senza arrendersi? La risposta la danno 
              le stesse protagoniste di questa storia quando confessano che la 
              loro lotta, la loro costanza e l'incredibile audacia nel continuare 
              a lottare è scaturita da un atto di grande amore; da qualcosa di 
              simile a un parto. 
              Poiché 
              dopo tanto tempo trascorso, dopo migliaia di chilometri percorsi 
              nella piazza che le ha viste nascere, è evidente che ognuna di loro 
              è stata partorita dai propri figli. 
              Da 
              loro hanno ricevuto il nuovo verbo e si sono decise a raccontare 
              al mondo che prima di essere sequestrati e uccisi, quei ragazzi 
              e quelle ragazze meravigliosi erano impegnati a cambiare la società, 
              a capovolgere una storia in cui, da sempre, gli sfruttati erano 
              gli stessi e in cui pochi godevano di privilegi a spese della grande 
              maggioranza. 
              Furono 
              proprio loro, le Madres di Plaza de Mayo, lentamente, a partire 
              della pratica quotidiana, cominciarono a identificarsi con il discorso 
              rivoluzionario portato avanti dai loro figli, trasmettendolo alle 
              nuove generazioni, trasformando una realtà che sembrava condurre 
              inevitabilmente verso la paralisi in qualcosa di dinamico che nel 
              tempo è diventato un esempio per tutti coloro che vogliono cambiare 
              questo mondo ingiusto … (da: Prologo, di Carlos Aznárez, p. 5-6) 
                  
                Collegamenti 
                    
                  http://www.madres.org 
                    
                  http://www.donneinnero.org  
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