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             Lidia 
                  Menapace, Resisté. Racconti e riflessioni di una donna 
                  che ancora resiste, Milano, Il dito e la luna, 2001 
                
             
              Il nostro presente è segnato dalla crescita di nuove destre di massa 
              che, quando non rivalutano esplicitamente il fascismo, attaccano 
              sempre e comunque la Resistenza e l’antifascismo. Il nostro presente 
              è segnato anche dal ritorno della guerra dell’Europa e in Europa 
              come strumento attivo di affermazione dell’ordine politico, della 
              guerra del Golfo fino all’ultima guerra contro la Serbia nel 1999. 
              In questo scenario Lidia Menapace scrive, contro la guerra e contro 
              il revisionismo, un saggio di memorie con lo sguardo rivolto all’oggi, 
              riproponendo la sua testimonianza della lotta partigiana, i ricordi 
              personali del maturare progressivo dell’avversione per il fascismo 
              che la portarono a partecipare alla Resistenza.  
            Lidia 
              Menapace ha preso parte alla Resistenza, ha svolto attività politica 
              e pubblicistica di sinistra e femminista. Ha pubblicato: Per 
              un movimento politico di liberazione delle donne (Ed. Bertani), 
              Economia politica della differenza sessuale (Ed. UDI), Breve 
              storia della Democrazia Cristiana (Ed. Mazzotta), Né indifesa 
              né in divisa (Ed. Regione Lazio), Il Papa chiede perdono 
              (Ed. Il dito e la luna). 
                
                (quarta 
                  di copertina)  
                
                  
                
            L’opera 
              contiene: Presentazione dell’autrice; Resisté; Memorie clandestine. 
               
            Mi 
              risuona ancora ogni tanto nelle orecchie la voce di allora del mio 
              fratellino, che usava appostarsi dietro una porta di casa e appena 
              arrivavo strillava “Cosa ha fatto Lidia?” e la banda dei suoi amici 
              e cuginetti a gran voce e ghignando rispondeva: “Resisté”. Poi mi 
              spiegava davanti un gran foglio, un diploma sul quale era scritto 
              - a firma del generale inglese Alexander - che mentre la patria 
              languiva e il fascismo e il nazismo la calpestavano ‘LIDIA RESISTÉ’… 
              (dalla p. 9) 
                Collegamenti 
                    
                  http://www.informationguerrilla.org 
                    
                  http://www.comopace.org 
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