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                 Patrie 
                  elettive. I segni dell’appartenenza. A cura di Clara Gallini. 
                  Torino, Bollati Boringhieri, 2003 
                Il 
                  titolo viene da La Terra del rimorso di Ernesto de 
                  Martino, dove si allude alla Puglia come «patria elettiva» 
                  del tarantismo, ma ne rielabora l’originario senso metaforico 
                  per insistere sulle caratteristiche «funzionali» 
                  del grande teatro in cui si mettono in scena oggi le appartenenze 
                  territoriali. Fa da sfondo la problematica dell’articolazione 
                  fra globale e locale e soprattutto quella (meno esplorata) fra 
                  deterritorializzazione dei processi comunicativi (Mass media, 
                  Internet ecc.) e riterritorializzazione di spazi e confini simbolici 
                  operata da nuovi soggetti sociali. Lo sguardo etnografico punta 
                  alla descrizione di terreni diversi che rendono conto della 
                  grande varietà di situazioni (un mercato, un santuario, 
                  un luogo turistico ecc.) in cui un’appartenenza può essere 
                  giocata strategicamente, certo nel quadro dei più generali 
                  contesti socio-culturali.  
                  Oltre alla presentazione e alla nota conclusiva di Clara Gallini, 
                  il volume comprende saggi di Enrico Sarnelli, Gino Satta, Ciro 
                  De Rosa, Renato Libanora, Francesco Mazzone e Gaetano Ciarcia. 
                Clara 
                  Gallini è professore ordinaria di Etnologia all’Università 
                  di Roma «La Sapienza». Autrice tra l’altro di Il 
                  miracolo e la sua prova. Un etnologo a Lourdes 
                  (Liguori, 1998), ha curato l’edizione postuma del libro di de 
                  Martino, La fine del mondo. Contributo all’analisi delle 
                  apocalissi culturali (Einaudi, 1977; nuova ed. 2002) e, 
                  più recentemente, l’edizione critica degli appunti e 
                  dell’apparato documentario della «spedizione» in 
                  Lucania del 1952 (Note di campo e L’opera a cui 
                  lavoro, Argo, rispettivamente 1995 e 1996). Con Marcello 
                  Massenzio ha curato il volume Ernesto de Martino nella cultura 
                  europea (Liguori, 1997) e con Francesco Faeta I viaggi 
                  nel Sud di Ernesto di Martino (Bollati Boringhieri, 1999). 
                (quarta
                di copertina)  
                
                  
                
                Indice: 
                  Presentazione (Clara Gallini); Relazioni scherzose. Senegalesi 
                  e autoctoni in un mercato di Napoli (Enrico Sarnelli); Le pratiche 
                  dell’ospitalità «sarda»(Gino Satta); Celebrating 
                  Resistance. Una parata repubblicana nell’Irlanda del Nord 
                  (Ciro De Rosa); Appartenenze mobili. Mercati e guaritori «stranieri» 
                  nei fetish-markets del Ghana (Renato Libanora); Appartenenze 
                  contese. Sierra Nevada de Santa Marta, Colombia (Francesco Mazzone); 
                  L’istituzione di un teatro etnografico. L’animismo come bene 
                  culturale nel pays dogon (Gaetano Ciarcia); La tarantola 
                  è pugliese? Nota a margine di La terra del rimorso 
                  (Clara Gallini). 
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