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                  Campania tra rosa e nero. Rapporto sul lavoro sommerso femminile. 
                  Ricerca a cura di Anna Bussolotti, Daniela Caianiello, Lucia 
                  Di Salvo, Stefania Squillante, Immacolata Voltura, Napoli, Consulta 
                  regionale femminile, 1998 
                Si 
                  conclude, con la presentazione del Rapporto sul Lavoro Sommerso 
                  Femminile in Campania, la prima fase di una ricerca e di un’analisi, 
                  iniziata circa un anno fa, che ha interessato non solo la sottocommissione 
                  lavoro, ma anche tutte le Consigliere della Consulta, in un 
                  continuo confrontarsi di esperienze e competenze. 
                  All’inizio del lavoro, siamo tutte partite dall’idea “classica” 
                  del lavoro nero, come caratteristica fisiologica delle piccole 
                  imprese del mondo produttivo ed artigianale, con specificità 
                  soprattutto femminile.  
                  Man mano che l’analisi procedeva, abbiamo preso atto che il 
                  lavoro sommerso, sottopagato e senza alcuna garanzia legale, 
                  coinvolgeva anche altri settori dell’economia: gli studi professionali, 
                  le aziende del terziario e cose ancora più sorprendente, 
                  il lavoro legale attraverso strumenti come quelli dei contratti 
                  di formazione professionale, che anziché creare un canale 
                  preferenziale per facilitare nuova occupazione, diviene uno 
                  strumento per aggirare la legalità, colpendo soprattutto 
                  le due categorie a rischio: donne e giovani. 
                  Tutto ciò va comunque inquadrato nella vasta problematica 
                  occupazionale italiana. Da una parte il nord del Paese, con 
                  una ricchezza ed un benessere diffusi, dovuti alla piena occupazione, 
                  dall’altro il Sud del Paese con un tasso di disoccupazione che 
                  ha raggiunto livelli prima impensabili. 
                  Nonostante ciò la questione occupazionale non è 
                  ancora esplosa, non si è ancora trasformata in tensione 
                  sociale. (da: Prefazione di Marilù Galdieri, 
                  p.5) 
                  
                
                Dall’indice: 
                  Prefazione (Marilù Galdieri); Introduzione 
                  (Lucia D’Amico Tilena); Presentazione (Luca Meldolesi); 
                  Nota (Stefania Squillante); Il progetto di ricerca; 
                   
                  Napoli e…. 
                  1 - Le donne delle nuove generazioni si sposano in ritardo 
                  rispetto a quelle delle generazioni precedenti (Lucia Di 
                  Salvo) 
                  2 - L’attuale situazione economica penalizza fortemente 
                  le famiglie mono-reddito, la maggior parte delle donne sposate 
                  è costretta a lavorare, se alcune mogli non lavorano 
                  è perché i loro mariti guadagnano molto: la donna 
                  in casa è un lusso (Daniela Caianiello e Lucia Di 
                  Salvo) 
                  3 - Alcune donne non possono lavorare per il fatto di avere 
                  troppi figli o semplicemente per il fatto di avere figli 
                  (Daniela Caianiello) 
                  4 - Le donne che desiderano conseguire una laurea o un titolo 
                  di studio anche più elevato si sposano, rispetto alle 
                  altre, con maggiore ritardo (Anna Bussoletti) 
                  5 - Le donne delle nuove generazioni sono più istruite 
                  (Immacolata Voltura) 
                  6 - Le donne delle nuove generazioni sono protese al mondo 
                  del lavoro, è sempre più difficile trovare donne 
                  non lavoratrici, che non hanno mai lavorato, né desiderano 
                  farlo tra le più giovani. E più probabile nelle 
                  fasce d'età più adulta (Stefania Squillante) 
                  7 - Un motivo frequente per cui le donne abbandonano il 
                  lavoro è quello della nascita di uno o più fìgli 
                  (Stefania Squillante) 
                  8 - Le donne più qualificate hanno maggiori possibilità 
                  di trovare lavoro (Anna Bussoletti) 
                  9 - Le donne più qualificate hanno maggiori possibilità 
                  di trovare un lavoro regolare (Stefania Squillante) 
                  10 - Le donne più qualificate guadagnano di più 
                  (Lucia Di Salvo) 
                  11 - La vita è un aut-aut: o carriera o matrimonio. 
                  Le donne che svolgono un’attività impegnativa e che per 
                  questo guadagnano di più non desiderano o non possono 
                  formare una famiglia (Immacolata Voltura) 
                  12 - All’aumentare dell’età aumenta il tempo dedicato 
                  al lavoro domestico e quello dedicato alla famiglia, mentre 
                  si riduce quello dedicato a se stesse (Daniela Caianiello) 
                  13 - Chi ha un reddito elevato è poco incline a cambiare 
                  lavoro (Lucia Di Salvo) 
                  14 - Le nuove generazioni sono più propense alla 
                  mobilità (Immacolata Voltura) 
                  15 - Non tutte le donne che si lamentano del proprio lavoro, 
                  dicendo di volerlo cambiare, lo stanno in realtà cercando 
                  (Anna Bussoletti) 
                  16 - Chi è iscritto al Collocamento sta cercando 
                  un lavoro (Lucia Di Salvo) 
                  17 - Pochi credono di poter trovare lavoro tramite l'ufficio 
                  di collocamento (Stefania Squillante) 
                  18 - Il fatto di essere donna rappresenta un handicap nel 
                  mercato del lavoro (Daniela Caianiello) 
                  19 - Al variare del reddito varia la percezione del valore-lavoro 
                  (Stefania Squillante) 
                  20 - Per le donne lavoratrici con figli, la famiglia rappresenta 
                  un ostacolo al lavoro (Immacolata Voltura) 
                  21 - Il partner non aiuta nel lavoro domestico (Daniela 
                  Caianiello) 
                  Le altre  
                  Donne, famiglia e lavoro nella città di Avellino 
                  (Lucia Di salvo)  
                  A Salerno abbandoniamo i luoghi comuni (Anna Bussoletti) 
                  Nuovi totem e miti infranti: Frattamaggiore (Anna Bussoletti) 
                  Gragnano: tra vecchio e nuovo all'ombra del “panuozzo” 
                  (Immacolata Voltura) 
                  Quarto: nera come la cioccolata (Daniela Caianiello) 
                  Aversa: donne & uomini (Stefania Squillante) 
                  Nell'altra metà del cielo (Daniela Caianiello) 
                  Appendice metodologica (Daniela Caianiello) 
                  Quando il rosa si tinge di nero (Stefania Squillante) 
                  La metologia; I risultati; Conclusioni (Stefania Squillante); 
                  Bibliografia 
                Il 
                  gruppo di ricerca è stato coordinato da Stefania Squillante; 
                  L’elaborazione dei grafici e stata curata da Lucia Di Salvo 
                Collegamenti 
                  http://www.parlamentiregionali.it 
               
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