|   Alicia 
                  Giménez-Barlett, Una stanza tutta per gli altri, 
                  traduzione di Maria Nicola, Palermo, Sellerio, 2003 
                “Credo 
                  di essere affascinata dal cosiddetto gruppo di Bloomsbury come 
                  molti miei contemporanei di ogni nazione. Le pagine che seguono 
                  sono una commistione di frammenti del diario di Nelly Boxall 
                  e brani del romanzo basato su fatti reali che un giorno finirò 
                  di scrivere”. Con questa finzione, il ritrovamento del diario 
                  di una domestica di casa, più la sistemazione di appunti 
                  stesi durante una ricerca storico biografica, si annuncia un 
                  romanzo sul gruppo di Bloomsbury, e soprattutto sulla sua affascinante 
                  ed enigmatica protagonista, Virginia Woolf. Solo che Una 
                  stanza tutta per gli altri tradisce la sua promessa (già 
                  nel titolo, parodistica parafrasi del celebre scritto emancipazionista 
                  della Woolf Una stanza tutta per sé) per essere 
                  soprattutto il romanzo di Nelly, la domestica che dal 1916 al 
                  1934 servì in casa Woolf. Il romanzo, certo, di ciò 
                  che Nelly vedeva: il marito Leonard, i sodali del gruppo, Lytton 
                  Strachey, la sorella Vanessa, grande pittrice, Catherine Mansfield, 
                  Vita Sackville-West, brandelli di vita della Hogarth Press; 
                  e, di Virginia, la presenza, quasi volatile, l'ipersensibilità, 
                  il suo amore per essere amata. Il gruppo di Bloomsbury è 
                  solo una cornice, uno sfondo, e forse, viene voglia di dire, 
                  una placenta che nutre un mondo di donne che anela a nascere, 
                  ma diventa presto solo il decorso di una ossessione impossibile 
                  a sciogliersi, di una specie di legame invincibile e doppio. 
                  Quello di Nelly per Virginia, dapprima adorata senza discussione; 
                  poi progressivamente odiata e amata in un desiderio mimetico, 
                  nello sforzo ostinato e respinto insieme di liberarsene […] 
                  Una stanza tutta per gli altri è un romanzo 
                  sottile, anticonvenzionale, attraversato da una vena antiretorica, 
                  in cui si può leggere di un intricato rapporto, descritto 
                  senza soggiacere a miti e fascinazioni […]. 
                Alicia 
                  Giménez-Bartlett (Almansa, 1951) è la creatrice 
                  della serie poliziesca dell’ispettrice Petra Delicado: Giorno 
                  da cani, Messaggeri dell’oscurità, Morti di carta, Riti 
                  di morte, Serpenti nel Paradiso, tutti pubblicati da questa 
                  casa editrice. 
                (dalla seconda e terza 
                  di copertina) 
                  
                
                Indice: 
                  Una stanza tutta per gli altri; I principali personaggi 
                  di Bloomsbury..  
                Collegamenti 
                  http://www.stradanove.net/news/testi/libri-04a/lapic1905042.html 
                    
                  http://www.girodivite.it/antenati/xx3sec/gimenez_bartlett/stanzatutta.htm 
                    
                  http://www.cafeletterario.it/311/8838919038.htm 
                   
               
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