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News | Archivio nuove accessioni | 2004

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Archivio nuove accessioni - gennaio-giugno 2004


Gennaio

Walter Benjamin, IV. Scritti 1930-1931. Torino, Einaudi, 2002
Uscito di scena il precedente curatore, Giorgio Agamben, a cui si devono 5 tomi sugli scritti dal 1910 al 1922 e dal 1926 al 1929 e, in un volume a parte, i Passagenwerk, i curatori tedeschi dei Gesammelte Schriften in 7 volumi, Rolf Tiedemann e Hermann Schweppenhäuser, porteranno a termine l’opera anche in lingua italiana, con la collaborazione di Enrico Ganni. Diversamente dai Gesammelte Schriften, l’edizione italiana ha un andamento cronologico, per rispettare il criterio introdotto da Agamben, benché i tedeschi abbiano spesso sottolineato la difficoltà dell’attribuzione di date certe. Per la nuova serie sono stati già pubblicati II, Scritti 1923-1927 e IX, I «passages» di Parigi

Arti e storia nel Medioevo. Torino, Einaudi, 2002-2003
A cura di Enrico Castelnuovo e Giuseppe Sergi
Opera prevista in 4 volumi, Tempi Spazi Istituzioni, Del costruire: tecniche, artisti, artigiani, committenti, Del vedere: pubblici, forme e funzioni, Il Medioevo al passato e al presente.
I primi due volumi sono dunque dedicati al momento della produzione e parlano di spazio e di tempi, di committenti e di artisti, di tecniche e di opere, gli altri due, il terzo e il quarto, sono piuttosto attenti ai problemi della fruizione, a quelli dei pubblici succedutisi nel tempo, delle funzioni attribuite alle opere.

Campania barocca. Milano, Jaca Book, 2003
A cura di Gaetana Cantone, l’opera, che fa parte del progetto Patrimonio artistico italiano, si pone l’obiettivo di documentare la diffusione e l’"autonomia linguistica" del barocco campano, Agli estremi cronologici da una parte l’affresco Munificenza regale (1638-1641) nel Tesoro di
San Gennaro e dall’altra il gruppo scultoreo di Sant’Irene (1733) di Carlo Schisano, “immagini-simbolo della sintesi delle arti e, quindi, di Napoli capitale del Barocco” (dall’Introduzione).
Le schede dei monumenti sono accompagnate da un corredo fotografico e seguite da una bibliografia e dall’indice dei nomi.

GAVI. Glossario degli antichi volgari italiani. Helsinki, Helsinki University Press; poi: Foligno, Editoriale Umbra
Sono pervenuti i volumi 187, 188, 189,201.
Per la descrizione dell’opera vedi:
Apri la pagina collegata http://www.bnnonline.it/news/arcacc02.htm

Dizionario biografico degli italiani. Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana
È stato pubblicato, ed è disponibile in Biblioteca, il volume 61 – da Guglielmo Gonzaga a Ludovico Jacobini.


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Novità in arrivo per la Sezione vichiana

Giambattista Vico, Universal right. Amsterdam-Atlanta, Rodopi, 2000
Traduzione in lingua inglese a cura di Giorgio Pinton e Margaret Diehl dell’opera in latino apparsa nel 1720 a Napoli per i tipi di Felice Mosca divisa nei due libri De universi iuris principio et fine uno e De constantia jurisprudentis.
Cristina Giacometti Pinton è l’autrice dell’iconografia che accompagna il testo, corredato da un’ampia introduzione dei traduttori e curatori, una bibliografia di opere di e su Vico, un indice delle note marginali di Vico.

Giuseppe Cacciatore, Metaphysik, Poesie und Geschichte. Über die Philosophie von Giambattista Vico. Berlin, Akademie Verlag, 2002
Una rilettura dell’opera di Vico, ispirata dalla volontà di ripercorrere i testi fondamentali della scienza storica. Gli esiti sono messi in relazione con l’attuale dibattito filosofico ed etico-politico.

Giambattista Vico, The first New Science. Cambridge, Cambridge University Press, 2002
Nella collana Cambridge Texts in the History of Political Thought appare, a cura di Leon Pompa, la prima traduzione inglese completa dell’opera vichiana del 1725.


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Nuovi periodici in abbonamento per il 2004

Acta Philosophica. Roma, Armando Editore
Alumina. Verona, Nova Charta
Archaeologia Marittima Mediterranea. Pisa, Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali
Bibliographie annuelle du Moyen Âge Tardif. Turnhout, Brepols
DecArt. Rivista di arti decorative. Firenze, Edizioni Centro DI
Doc Italia. Roma, Editoriale Italiana
Filigrana. Grenoble, Université Stendhal Département d’études italiens
Filologia italiana. Pisa, Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali
Guerres Mondiales et conflits contemporains. Paris, Presses Universitaires de France
Historia Philosophica. Pisa, Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali
Iberoromania. Tübingen, Max Niemeyer Verlag
Italique. Poésie italienne de la Renaissance. Genève, Fondation Barbier-Müller
Kermes. La rivista del restauro. Firenze, Nardini Editore
Labirinti del fantastico. Rivista di critica e di sociologia dell’arte e della letteratura.
Cosenza, Luigi Pellegrini Editore
Letteratura & Arte. Pisa, Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali
Links. Rivista di letteratura e cultura tedesca. Pisa, Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali
Micrologus. Natura scienze e società medievali. Firenze, Sismel Edizioni del Galluzzo
Il Protagora. Lecce, Piero Manni Editore
Quaderni del C.R.I.E.R. Moncalieri, C.I.R.V.I, Centro Interuniversitario di Ricerche sul Viaggio in Italia.
Rivista di studi italiani. Toronto, University of Toronto Department of Italian Studies
Segno e testo. Turnhout, Brepols
Storia dell’arte. Roma, CAM Editrice
Testo. Studi di teoria e storia della letteratura e della critica. Pisa, Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali
Viator. Medieval and Renaissance Studies. Turnhout, Brepols


Febbraio

David M. Wilson, The British Museum. A history. London, The British Museum Press, 2002
Dagli inizi – 1753 – al 2002 la storia del grande istituto, delineata con ampia documentazione da un suo direttore negli anni 1977-1991.

Mireille Peytavin, Visite et gouvernement dans le Royaume de Naples. Madrid, Casa de Velázquez, 2003
Le visite di emissari spagnoli costituirono lo strumento privilegiato di ispezione da parte del governo centrale di Madrid nei confronti del regno di Napoli dal 1503 al 1700, ma anche l’efficace espressione di una raffinata arte di governo capace sulla scorta delle informazioni raccolte di comporre conflitti, elaborare riforme, aprire spazi di negoziazione. L’opera della Peytavin si sofferma in particolare sui secoli XVI-XVII, ed è accompagnata da un capitolo dedicato alle fonti utilizzate e da un’ampia bibliografia.


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Aggiornamenti di grandi opere

Deutsche biographische Enzyklopädie. München, K.G. Saur, 2003
Acquisito di recente, in aggiunta all’opera completa già posseduta, il volume 13, un supplemento a cura di Rudolf Vierhaus . Il volume costituisce contemporaneamente un’integrazione ed un aggiornamento dei precedenti.

Allgemeines Künstler-Lexikon. München-Leipzig, K.G. Saur
I volumi 38 – Fejes/Ferrari von Kellerhof – e 39 – Ferrari d’Orsara/Filippi, ambedue editi nel 2003,  integrano il grande repertorio in corso di pubblicazione su vita e opere di artisti di tutte le epoche e paesi. Alla sua conclusione questo dizionario biografico, a cura di Günter Meissner, dovrebbe comprendere circa 500.000 schede di artisti con i dati relativi ad attività, mostre, dislocazione delle opere, bibliografia con indicazione dei repertori utilizzati.

The Library of America. New York, The Library of America
Ultimi arrivi, di John Dos Passos, Travel books and other writings 1916-1941, di Henry James, Novels 1896-1899, quarto volume dell’edizione completa dei racconti e la parte seconda di Reporting civil rights dedicata a American journalism 1963-1973.

Storia dell’Umanità. Novara, Istituto Geografico De Agostini
Pervenuti il vol. 13 e 14 – il XX secolo:  dal 1914 ad oggi. La grande opera, nata e condotta con il patrocinio dell’UNESCO, di cui vuole esprimere le tensioni a favorire un dialogo interculturale anche attraverso il contributo di più di 450 specialisti di tutti i paesi,  affronta le grandi tematiche – Riorganizzazione del mondo economico e strutture politiche, Cambiamenti del mondo scientifico e sociale, Scienze della società, Scienze umane, Cultura, educazione e informazione – del “secolo breve”.

Opera omnia Desiderii Erasmi Roterdami. Amsterdam, Elsevier
Prosegue l’acquisizione dell’opera completa del grande filosofo olandese, con i tomi sesto e ottavo del sesto volume, entrambi pubblicati nel 2003. I due tomi contengono rispettivamente la Parte seconda, a cura di P.F. Hovingh, e la quarta, a cura di M.L. van Poll-van de Lisdonk, delle Annotationes in Novum Testamentum.

The illustrated Bartsch. Norwalk, Abaris Books
Alle origini di questa collezione, iniziata da Walter Strauss, continuata dopo la sua morte nel 1988 da John T. Spike e tuttora in corso, l’ambizioso progetto di revisione e integrazione del grande repertorio di incisori Le peintre graveur, compilato da Adam Bartsch ( 1757-1821), conservatore presso il Gabinetto imperiale delle Stampe di Vienna tra il 1803 e il 1821.
Oltre alla possibilità di correggere errori e colmare lacune, il TIB può contare, nei confronti di  Le peintre graveur, che ne era privo, su un ricco corredo iconografico, oggetto della sezione Picture Atlas, mentre la sezione Commentary Volumes è fondata sui testi dei cataloghi riveduti e corretti e i Supplements sono dedicati ad artisti non compresi nel testo del Bartsch.
L’opera dovrebbe estendersi su 100 volumi complessivamente. La Biblioteca ha aggiornato la propria raccolta con le uscite più recenti, Commentary Part 2 del volume 39 – Italian masters of the Sixteenth Century, Passerotti, Tibaldi, Procaccini, L. e A. Carracci  – a cura di Babette Bohn, Supplement Part 2 del volume 70 su Johan Sadeler, Supplement Part 1 e 2 del volume 72 su Aegidius Sadeler a cura di Isabelle de Ramaix, Commentary Part 4 del volume 24,  Early Italian Masters a cura di Mark J.Zucker, Commentary Part 1 del volume 8, Early German Artists, M. e L. Schongauer and copyists a cura di Jane Campbell Hutchison, Commentary Part 1 del volume 39 su Agostino Carracci a cura di Babette Bohn.


Marzo
dal Catalogo della mostra «Jean Cocteau, sur le fil du siècle»
Cocteau. Paris, Éditions du Centre Pompidou, 2003
Catalogo della mostra «Jean Cocteau, sur le fil du siècle» allestita presso il Centro Pompidou dal 25 settembre al 5 gennaio 2003. Alcuni saggi inquadrano gli aspetti della multiforme attività dell’artista, animatore culturale, poeta, regista, pittore, musicista, insieme con gli echi di una movimentata biografia.
Il catalogo costituisce una documentazione completa dell’esposizione, per il suo ricco apparato iconografico e l’aggiornata messa a punto bibliografica.

Stefan Müller-Doohm, Theodor W. Adorno. Biografia di un intellettuale. Roma, Carocci, 2004
Lavoro difficile per Theodor W. Adorno / in nome degli altri / paziente / in nome degli altri che non ne sanno niente / paziente / in nome degli altri che non vogliono saperne niente / registrare / paziente / il dolore della negazione (H. M. Enzensberger).
La vita del grande filosofo tedesco nell’opera monumentale di uno studioso che gli ha dedicato larga parte delle proprie ricerche. Moltissimo il materiale esaminato, anche se lo stesso autore dichiara di non aver potuto prendere visione di alcuni carteggi essenziali, come quello tra Adorno e Kracauer. Ampio spazio nel volume occupa l’Institut für Sozialforschung – la cosiddetta Scuola di Francoforte – di cui Adorno fu uno dei principali animatori, fondato nel 1923, diretto prima da Carl Grünberg poi – a partire dal 1931 – da Max Horkheimer. L’Istituto fu al centro, nella sua vita in Germania e nell’emigrazione americana, dove mutò il nome in Institut for Social Research, di studi e dibattiti talora infiammati e altamente polemici di personalità, oltre a quelle citate, come Lukács e Korsch, Fromm, Marcuse, Benjamin, Mannheim, Grossmann, Pollock, Löwenthal, Sohn-Rethel, Kracauer, costantemente all’insegna di un approccio critico, influenzato ampiamente dal marxismo, e successivamente anche dalla psicanalisi, alle problematiche filosofico-sociali e ad ogni campo della produzione artistica e culturale in genere.

La ricostruzione minuziosa dell’elaborazione del pensiero di Adorno e della genesi delle sue opere si accompagna ad aspetti inediti o meno noti della sua attività, sempre ispirata da vivacità e curiosità intellettuale, dall’abbondante produzione musicale cameristica – di cui viene fornita una notizia dettagliata - al progetto di un’opera lirica dal titolo Il tesoro di Joe l’indiano ricavata dal soggetto de Le avventure di Tom Sawyer di Mark Twain, all’influenza esercitata su Thomas Mann in qualità di “consigliere segreto” nella stesura di Doctor Faustus. Sul piano più intimo affiorano le origini corse, la precoce passione per la musica, un’intensa vita sentimentale e di relazione, prima in Germania poi, dopo la sofferta scelta dell’emigrazione, negli anni americani a contatto con la variegata colonia intellettuale e artistica tedesca, la dialettica spesso aspra, dopo il ritorno in Germania, con il movimento studentesco.
A corredo del testo, oltre un denso apparato di note che illumina sulla vastità delle ricerche condotte, una cronologia della vita e delle opere, i titoli di lezioni e seminari, la bibliografia delle opere di Adorno, Benjamin, Horkeimer, Kracauer, Löwenthal e delle pubblicazioni dell’Istituto, con rinvii alle traduzioni italiane
, se esistenti.


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Palazzo di Federico II (Lucera). Ricostruzione eseguita da C. A. Willemsen, parte interna.Julie Taylor, Muslims in medieval Italy. The colony at Lucera. Lanham, Lexington Books, 2003
Una vicenda storica singolare, l’insediamento di una colonia musulmana nella località di Lucera viene riportata alla luce dagli studi di una ricercatrice americana. Gli aspetti politico-amministrativi, le attività economiche sono oggetto dell’indagine, che fa ampio ricorso, tra le fonti consultate, a manoscritti inediti e reperti archeologici. All’origine della colonia il tentativo da parte di Federico II di disinnescare la difficile convivenza tra musulmani e cristiani in Sicilia con il trasferimento ovvero deportazione nel 1220 di un numero oscillante da 15000 a 20000 musulmani nella località di Lucera. Naturalmente l’obiettivo è, usando la tecnica dell’assimilazione all’interno delle truppe di Federico, anche quello di favorire l’integrazione con i cristiani, ma le tensioni saranno continue, una ribellione avrà luogo nel 1269 e la colonia sarà smantellata nel 1300 da Carlo II d'Angiò, una chiesa costruita sullo stesso luogo dove sorgeva una moschea, e i musulmani dispersi e esiliati in varie località del regno.

Nell'illustrazione: Palazzo di Federico II (Lucera). Ricostruzione eseguita da C. A. Willemsen, parte interna.
Immagine tratta da: Apri la pagina collegata http://www.stupormundi.it/Lucera.htm

Giovanni Adamo, Valeria Della Valle, Neologismi quotidiani. Un dizionario a cavallo del millennio. 1998-2003. Firenze, Leo S. Olschki, 2003
I materiali innovativi – 5059 entrate – che sono oggetto del dizionario provengono dalla stampa quotidiana e si pongono a integrazione di quelli già registrati nel Vocabolario della lingua italiana di Aldo Duro e del Grande dizionario dell’uso di Tullio De Mauro. I neologismi censiti sono distinti in derivativi – formatisi da parole già esistenti – e compositivi – nati dalla combinazione di parole già esistenti. Interessante la categoria dei “neologismi d’autore”, circa 90, da acchiappa-animali di Mina a volificio di Armando Plebe.
L’opera costituisce il volume 95 della collana curata dall’Istituto del Lessico Intellettuale Europeo.
Sia pur con meno scientificità insiste sulla stessa materia magmatica e variabile l’interessante, anche se inevitabilmente lacunoso, Parole per ricordare. Dizionario della memoria collettiva, Bologna, Zanichelli, 2003, sempre posseduto, come le altre opere citate, dalla Biblioteca, in cui si cerca di dare conto delle espressioni nuove emerse negli ultimi decenni italiani dalla stampa, dall’attualità e, soprattutto dalla comunicazione radiotelevisiva.


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Luoghi della letteratura italiana. Milano, Bruno Mondadori, 2004
A cura di Gian Mario Anselmi e Gino Ruozzi una trentina di brevi saggi che indagano sulle ricorrenze nella letteratura italiana, dal Medioevo ad oggi, di altrettanti luoghi naturali o artificiali, dall’Alcova alle Terme. Naturalmente quelli artificiali sono i più dipendenti dallo spirito del tempo, perché legati ad epoche particolari e alle suggestioni tipiche di correnti letterarie che li ripropongono, ma in generale, oltre a fare da ambiente, sfondo, più o meno significativo, il rilievo che i luoghi finiscono per acquistare è quello di specchio del mondo interiore – la foresta, la stanza della scrittura, il giardino – luogo di immaginazione – la biblioteca – di partenze e arrivi – stazione, porto, alcova, letto, osteria - di conversazione – il caffè.

Giampaolo Dossena, Luoghi letterari. Paesaggi, opere e personaggi. Milano, Edizioni Sylvestre Bonnard, 2004
Meritoria riedizione del volume iniziale – dedicato all’Italia settentrionale - di un ambizioso progetto rimasto purtroppo incompiuto, che secondo le intenzioni del “vivacissimo scrittore” – la definizione è di Franco Fortini - avrebbe dovuto coprire con altri due volumi l’intero territorio nazionale. L’autore della Storia confidenziale della letteratura italiana estrae dalla letteratura italiana “dalle origini ai giorni nostri” “i luoghi in sé, i volti che hanno assunto letterariamente in questa o quella circostanza”. L’impianto di guida letteraria accompagna attraverso l’ordinamento alfabetico in cui si susseguono le località, a incontrare o ritrovare non solo, com’era prevedibile, la Casarsa di Pasolini, la Milano di Stendhal, di Manzoni, la Trieste di Svevo , l’Udine di Ungaretti colte da angolature illuminanti, che ne restituiscono il rapporto con la vita e le opere degli scrittori, ma anche ad esempio la Piacenza dei “Quaderni piacentini”: «una rivista così disperatamente, demoniacamente déracinée (l’espressione più completa, lucida e patogena, della crisi culturale della sinistra italiana) non sarà un caso che sia nata in una delle cittadine italiane dove, se anche uno volesse metter radici, riuscirebbe solo a spezzarsi i denti».


Aprile

La Villa Farnesina a Roma / The Villa Farnesina in Rome. Modena, Franco Cosimo Panini, 2003
Volume XII della collana Mirabilia Italiae diretta da Salvatore Settis, curato da Christoph Luitpold Frommel, direttore della Biblioteca Hertziana di Roma. La villa cinquecentesca deve il suo nome all'illegalità commessa dai Farnese, che se ne appropriarono in violazione di un vincolo fidecommissario, mentre il suo committente e primo abitante fu in realtà il munifico banchiere Agostino Chigi, che ne affidò il progetto a Baldassarre Peruzzi, senese come i Chigi. Alle decorazioni pittoriche del Peruzzi, che abbellivano gli interni e le facciate esterne della villa, si aggiunsero gli interventi di Sebastiano del Piombo e di Raffaello e della sua bottega, Giulio Romano, Giovanni da Udine e altri. La villa è dal 1927 proprietà dell'Accademia Nazionale dei Lincei.
L'opera, analogamente agli altri volumi della collana, è strutturata in due volumi: Atlante fotografico e Testi. I saggi e le schede, oltre che del curatore, sono di Giulia Caneva, Mariette De Vos e Giovanna Tedeschi Grisanti, le fotografie di Alessandro Angeli

Villa Farnesina. La Sala delle Prospettive

Villa Farnesina. La Sala delle Prospettive


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Editori italiani dell'Ottocento. Milano, Franco Angeli, 2004
La collana Studi e ricerche di storia dell'editoria propone un repertorio in 2 tomi a cura di Ada Gigli Marchetti, Mario Infelise, Luigi Mascilli Migliorini, Maria Iolanda Palazzolo, Gabriele Turi in collaborazione con la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori.
La fonte principale d'informazione, CLIO, Catalogo dei libri italiani dell'Ottocento, è stata integrata da tutti gli strumenti bibliografici o archivistici disponibili.
Le schede – circa 9.000 nominativi – danno notizie sulla tipologia di attività – editore, tipografo, litografo, calcografo, libraio, cartolaio, legatore, fonditore di caratteri - la storia, i generi coperti e sono accompagnate dai riferimenti alle fonti e dalla bibliografia. Un'appendice è dedicata alla presenza e attività di editori italiani in Canton Ticino, Istria, Dalmazia.
L'opera si chiude con la Tabella delle abbreviazioni utilizzate nelle note bibliografiche e gli indici dei luoghi, degli editori e dei nomi.

Howard Zinn, Disobbedienza e democrazia. Lo spirito della ribellione. Milano, Il Saggiatore, 2003
«Parto dal presupposto che il mondo è sottosopra, che tutto è sbagliato, che le persone sbagliate stanno in prigione e le persone sbagliate stanno fuori di prigione, che le persone sbagliate stanno al potere e le persone sbagliate sono escluse dal potere, che la ricchezza è distribuita nel nostro paese e nel mondo in modo tale da richiedere non una modesta riforma, ma una drastica ridistribuzione» (p. 260), dall'intervento di apertura di Zinn al dibattito nella John Hopkins University sulla disobbedienza civile con il filosofo Charles Frankel nei 1970.
Uno storico militante, sempre in prima fila nei movimenti di lotta contro il razzismo, lo sfruttamento, la guerra, porta alla luce nei capitoli Razza, Classe, Legge, Mezzi e fini un'inedita storia degli Stati Uniti all'insegna della propria convinzione che You Can't Be Neutral on a Moving Train, non si può essere neutrali su un treno in corsa.


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Art nouveau 1890-1914. A cura di Paul Greenhalgh. London, Victoria & Albert Publications, 2000
Nel 1893 un giovane illustratore ai suoi esordi, Aubrey Beardsley, faceva apparire le sue opere in una nuova rivista The Studio e l'architetto belga Victor Horta portava a termine a Bruxelles il progetto di un'abitazione commissionatagli dall'industriale Émile Tassel, e solo due anni dopo, nel 1895, il belga Henry van de Velde pubblicava il pamphlet Déblaiement d'art, primo di una serie di manifesti della nuova generazione, mentre l'imprenditore francese di origine tedesca Siegfried Bing apriva a Parigi la galleria Art Nouveau.
Questi gli eventi che segnano l'inizio di una produzione ricchissima di oggetti, abitazioni, manifesti, decorazioni, egemonizzando la scena mondiale fino allo scoppio della Prima guerra mondiale, sotto il segno di artisti come Beardsley, Gaudì, Horta, Lalique, Macintosh, Tiffany.
Il Victoria & Albert Museum, dopo i fasti dell'Exposition Universelle di Parigi del 1900, prende la decisione, all'epoca molto controversa, come ricorda l'attuale direttore Alan Borg, di acquisire un nucleo di opere Art Nouveau, scelta importante anche perché artisti e designers come Emile Gallé, Victor Horta e Ödön Lechner si erano ispirati alle raccolte del museo per la loro produzione.
Ai saggi che affrontano tutte le sfaccettature del movimento nelle sue dislocazioni geografiche e culturali segue l'elenco degli oggetti esposti nella mostra allestita nel 2000 e una ricca bibliografia che, dopo la sezione dedicata alle fonti primarie e secondarie, alle opere di carattere generale, descrive, suddivisi per aree nazionali, testi e riviste di riferimento

Carlos Schwabe, Immagine di copertina per Le Rêve di Émile Zola

a destra: Victor Horta, Interno del primo piano di Casa Tassel

Carlos Schwabe, Immagine di copertina per Le Rêve di Émile Zola

Victor Horta, Interno del primo piano di Casa Tassel


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Philippe Cornu, Dizionario del Buddhismo. Milano, Paravia Bruno Mondadori, 2003
Le voci essenziali del dizionario, la cui edizione originale è apparsa presso Seuil nel 2001, documentano:
1. I grandi concetti filosofici e spirituali del buddhismo affrontati sotto i vari punti di vista delle scuole esistenti.
2. La storia del buddhismo nelle varie zone e culture dell'Asia.
3. La biografia delle grandi personalità che segnarono il buddhismo (autori di trattati, i mistici principali, i fondatori delle scuole, i sovrani che favorirono il diffondersi del buddhismo sotto il loro regno…)
4. Monografie sui grandi testi del buddhismo.
5. L'iconografia di buddha, bodhisattva e deità.
6. L'arte buddhista nelle varie regioni asiatiche.
(Dall'introduzione).
Ogni voce prevede una breve bibliografia di opere in inglese, francese, italiano. A causa delle enormi difficoltà derivanti dalla diffusione in aree linguistiche molto diverse, il dizionario è accompagnato da lessici dei termini buddhisti nelle principali lingue asiatiche (sanscrito, pali, tibetano, giapponese).
L'edizione italiana, a cura di Daniela Muggia, ha aggiunto riferimenti alla realtà del buddhismo in Italia e ha adeguato in qualche caso la terminologia adottata a quella sviluppatasi nel nostro paese.

Massimo Giuliani, Il pensiero ebraico contemporaneo. Brescia, Morcelliana, 2003
Un tema non scontato, oggetto di dibattito, soprattutto da parte di coloro che mettono in discussione la stessa esistenza di una filosofia ebraica perché convinti dell'inconciliabilità dei due termini. Il criterio scelto è quello che definisce la filosofia ebraica come «la spiegazione della fede e della prassi del giudaismo per mezzo di concetti e norme filosofiche generali» secondo i confini posti da Arthur Hyman (citato nell'introduzione).
La ricchezza di una galassia estremamente variegata emerge dai profili di pensatori come Buber, Rosenzweig, Scholem, che esprimono «La simbiosi ebraico tedesca», dal laboratorio francese di Jankélévitch e Levinas, dalle manifestazioni della prima e seconda diaspora americana, dal sionismo fuori e dentro la terra d'Israele, dal femminismo ebraico e dal giudaismo italiano.

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Stephen Jay Gould, La struttura della teoria dell'evoluzione. Torino, Codice, 2003
Stephen Jay Gould

In traduzione italiana l'opera cui il grande paleontologo recentemente scomparso, noto anche al di fuori dell'ambito strettamente scientifico per le sue grandi capacità di divulgazione, assegna la finalità «di espandere e modificare le premesse del darwinismo, allo scopo di costruire una teoria evoluzionistica allargata che ... sia in grado di spiegare anche un'ampia gamma di fenomeni macroevolutivi che si collocano al di fuori del potere esplicativo dei modi e dei meccanismi estrapolati dalla microevoluzione».

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Fotografia tratta dal sito Time Online Edition
Apri la pagina collegata
http://www.time.com/time/personoftheyear/2002/memoriam/mgould.html

Maggio

Leandro Alberti, Descrittione di tutta Italia nella quale si contiene il sito di essa, l'origine, et le signorie delle città e delle castella. Bergamo, Leading, 2003

Leandro Alberti, Descrittione di tutta Italia, La Sicilia

Leandro Alberti, Descrittione di tutta Italia, La Sicilia, didascalia

Ristampa anastatica di un bestseller cinquecentesco: la prima uscita è datata Bologna, 1550, ma seguirono in poco tempo ben nove edizioni veneziane, tra cui quella di Ludovico degli Avanzi del 1568 da cui è tratto il reprint. L'autore, frate domenicano bolognese (1479-1553?), compilò – sulla scorta di osservazioni topografiche, archeologiche, provenienti dallo studio di antichi testi e da lunghi viaggi di esplorazione - quella che può essere definita, secondo i parametri delineati da Lucio Gambi, un'opera di storico, fondata sulla “percezione… di come si struttura e si modifica nel tempo l'organizzazione dello spazio”. Era un frate inquisitore l' Alberti , particolarmente convinto della missione affidatagli, al punto da avallare con il proprio alto magistero, volgarizzando per portarla a conoscenza di un pubblico più ampio, l'opera Strix sive de ludificatione daemonium del bieco Gian Francesco Pico della Mirandola. Quest'ultimo, presumibilmente roso da laceranti frustrazioni a causa di una parentela con il grande umanista che lo umiliava, otteneva in tal modo ampia e incondizionata giustificazione teorica per l'esecuzione capitale comminata a sette uomini e tre donne accusati di stregoneria. Il principe “li fece porre sovra di una grandissima stipa di legna e bruciarli in punitione delle loro sceleragini et ancho in esempio dell'altri ”, racconta Alberti , quasi compiaciuto. Una tale miscela di feroce oscurantismo e di illuminata accumulazione erudita non deve meravigliare ed essere ritenuta casuale, argomenta Adriano Prosperi nella sua introduzione in chi, particolarmente attento alla comunicazione con il popolo – vedi la scelta del volgare – intendeva coniugare una lotta senza quartiere alla perniciosa diffusione delle sette eretiche con “l'organizzazione unitaria del disegno dell'Italia intera, ivi comprese per la prima volta le isole maggiori”. Il testo dell'opera è preceduto da un denso apparato critico di diversi autori che prende in esame su base regionale   le acquisizioni dell' Alberti , e seguito da una bibliografia di 200 titoli. In una cartellina a parte sono riprodotte 11 carte coeve in fogli sciolti.

Tavola da: Agricola, De re metallica Georgius Agricola, De re metallica. Bermannus. Bologna, CLUEB, 2003

 

L'opera, pubblicata per la prima volta a Basilea nel 1556 da Froben che ha reso celebre il medico Georg Bauer (1494-1555) - questo il vero nome di   Agricola – torna, a cura di Paolo Macini e Ezio Mesini , in una ristampa anastatica della seconda edizione del 1561;   precede la prima traduzione italiana del dialogo Bermannus , De animantibus subterraneis , pubblicato per la prima volta sempre da Froben nel 1530 . Le due opere sono considerate i primi trattati nel campo delle miniere e della metallurgia, insieme con il De pirotechnia di Vannuccio Biringuccio del 1540 e il trattato su minerali e composti metallici Beschreibung allerfürnemister Mineralischen Ertz-unnd Berckwercks-arten di Lazarus Ercker del 1574.


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Georges Corm, Il Vicino Oriente. Un montaggio irrisolvibile. Milano, Jaca Book, 2004
Il piano dell'opera prevede altri tre volumi dai titoli Petrolio e rivoluzione. Il Vicino Oriente negli anni d'oro, Il mondo arabo in conflitto. Il Vicino Oriente dal dramma libanese all'invasione del Kuwayt , L'egemonia americana nel Vicino Oriente. L'arco temporale di copertura abbraccia gli avvenimenti dal 1956, anno della nazionalizzazione del canale di Suez da parte dell'Egitto al 2003, anno dell'invasione USA dell'Iraq, incluso per la prima volta nell'edizione italiana, che nasce quindi più aggiornata nei confronti dell'originale francese. Il termine “ Vicino Oriente” viene adottato per designare una vasta area che comprende i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, dal Maghreb a Israele, allargandosi fino alla penisola arabica e alla Mesopotamia . Uno spazio che ormai non riesce più a dominare i propri confini ed è preda di una temporalità regressiva che spinge a coltivare sogni rivolti ad un passato di gloria e a subire le fascinazioni provenienti da quelli che Le Goff definisce i “mercanti della memoria”. L'autore, un docente di storia del pensiero politico arabo, per due anni ministro delle finanze del governo libanese, esprime la sintesi di due culture, quella araba di origine e quella acquisita negli studi presso le diverse scuole europee frequentate, principalmente parigine. I registri della storia delle mentalità, applicati all'incandescente materia oggetto del volume, sorreggono l'intento di   descrivere e distinguere tra loro i sentimenti delle popolazioni arabe e occidentali da una parte e quelli delle rispettive classi dirigenti dall'altra.

Massimo Campanini, Islam e politica. Bologna, Il mulino, 2004
“Uno studio sul ruolo svolto dalla politica nella riflessione religiosa dell'Islam”, secondo la convinzione che le implicazioni politiche della religione islamica meno soggetta per definizione a dispute dal contenuto puramente teologico siano molto più dirette che in Occidente. La speranza dell'autore è quella di “aver delineato una fisionomia dell'Islam di estrema complessità che sfugga alle banalizzazioni e alle genericità dei mass media”, perché “l'approfondimento delle tematiche politiche fornisce un aiuto non indifferente per sfuggire ai pregiudizi e anche all'ignoranza che troppo frequentemente ci consegnano dell'Islam una visione deformata”.

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Dizionario biografico degli anarchici italiani. A-G. Pisa, Biblioteca Franco Serantini, 2003

Carlo Carrà, I funerali dell'anarchico Galli  (New York Museom of Modern Art.)Attraverso centinaia di schede biografiche, la storia “di base” dei militanti anarchici dalla metà dell'Ottocento – gli anni della Prima Internazionale -   ai giorni nostri. L'assenza o l'imperscrutabilità di fonti dirette per ragioni intuibili – la segretezza tipica di larga parte della prassi politica di un movimento rivoluzionario, la scarsa consapevolezza culturale della stragrande maggioranza dei biografati – ha reso indispensabile e predominante il ricorso ai documenti del Casellario Politico Centrale presso l'Archivio Centrale di Stato di Roma. Per un beffardo destino - ma non è la prima volta - tocca ai poliziotti scrivere la storia dei nemici giurati delle istituzioni costituite, gli anarchici. Gli stessi autori, coscienti dei limiti intrinseci della metodologia adottata, precisano di aver nettamente distinto nell'utilizzo delle relazioni degli investigatori tra il dato, comunque prezioso, burocratico-descrittivo e quello, ritenuto inaffidabile, storiografico-ermeneutico. In ogni caso si è fatto ricorso, tutte le volte che è stato possibile, ad altre fonti documentarie, ad esempio la stampa periodica anarchica e socialista, le pubblicazioni dei militanti stessi. Gli storici Maurizio Antonioli , Giampietro Berti, Santi Fedele, Pasquale Iuso hanno coordinato un lavoro di ricerca durato tre anni, i cui dettagli programmatici e organizzativi sono visibili all'indirizzo web
Apri la pagina collegata www.dbai.it, con la partecipazione di quattro università, Messina, Trieste, Milano e Teramo e 200 ricercatori.

Carlo Carrà, I funerali dell'anarchico Galli (New York, Museum of Modern Art)

Fulvio Conti, Storia della massoneria italiana. Dal Risorgimento al fascismo. Bologna, Il mulino, 2003

Meno attraenti e di conseguenza meno esplorate nei confronti di quelle di epoca settecentesca (sapientemente descritte da Francovich, Giarrizzo, Cazzaniga), le vicende del sodalizio liberomuratorio italiano nel secondo Ottocento e nel Novecento sono forse all'origine della reputazione negativa che in quest'epoca finisce con l'aderire alle logge e ai loro affiliati. I massoni, da “profeti dell'Illuminismo”, espressione organizzata sul piano politico-culturale della borghesia illuminata, diventano progressivamente per molti – opinione pubblica e forze politiche diverse - un centro occulto di potere, intento esclusivamente a garantire le migliori collocazioni nell'ordine politico ai propri affiliati, privi ormai di qualsiasi progetto ideale. Per contrastare una rimozione che acquista, secondo l'autore, motivazioni implicite o esplicite di carattere esclusivamente denigratorio, il saggio pone al centro, sulla scorta di una documentazione poco nota, il ruolo politico della massoneria, e cerca di ricostruirne “la storia nell'Italia liberale trattando questa associazione quasi alla stregua di un movimento politico, con un suo programma e una sua struttura organizzativa, con una base di iscritti della quale si delinea qui per la prima volta un profilo sociale d'insieme”.


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Nuovi periodici in abbonamento

F.M.R. Milano, Apri la pagina collegata Franco Maria Ricci
Fotologia. Firenze,
Apri la pagina collegata Fratelli Alinari
Hp-Accaparlante. Gardolo (TN),
Apri la pagina collegata Centro Studi Erickson
Marea. Donne, ormeggi, rotte approdi. Genova, Erga Edizioni
Mediaevalia. A journal of medieval studies.
Center for Medieval and Early Renaissance Studies of the University of New York Binghamton
Philosophie antique. Problèmes, Renaissances, Usages
. Villeneuve d'Ascq, Presses Universitaires du Septentrion
Studi Rinascimentali. Pisa,
Apri la pagina collegata Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali
I Tratti.
Milano,  Siscom
Troianalexandrina. Turnhout,
Apri la pagina collegata Brepols


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Giugno

Giacomo Leopardi, Zibaldone. Paris, Éditions Allia, 2004
Bertrand Schefer aveva già tradotto alcuni estratti dello Zibaldone di pensieri per la stessa casa editrice nel 1998, oltre a cimentarsi con la versione francese di opere di Giulio Camillo, Giovanni Pico della Mirandola e Marsilio Ficino. La sua impresa appena compiuta porta a conoscenza del pubblico francese più vasto – 4.000 copie vendute, il libro è alla seconda edizione – per la prima volta in versione completa un testo essenziale per la completa conoscenza del pensiero leopardiano.

Maurizio Martirano, Il senso del concreto. Contributo ad una storia della cultura napoletana tra Ottocento e Novecento. Soveria Mannelli, Rubbettino, 2003
In maniera imprevedibile, da una documentazione singolare poco studiata, anche perché generalmente vista con la diffidenza che può ispirare l’impianto retorico e ufficiale che la avvolge, le cerimonie di inaugurazione degli anni accademici dal 1861 ad oggi, trae ampio e illuminante materiale l’indagine su momenti rivelatori della vita culturale napoletana. I primi due capitoli del libro sono le introduzioni ai due volumi, curati sempre da Martirano,  Le Relazioni dei Rettori dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” (1862-2001) e Le Orazioni inaugurali dell’Università degli studi di Napoli  “Federico II” (1861-2001), il terzo apparirà in Diario di un secolo. Napoli e la Campania nel Novecento, l’ultimo è inedito.

Theodor W. AdornoTheodor W. Adorno, Immagini dialettiche. Scritti musicali 1955-65. Torino, Einaudi, 2004

Prima edizione italiana di una scelta, curata da Gianmario Borio, tra i saggi scritti da Adorno nel decennio 1955-65, in occasione di conferenze, seminari, trasmissioni radiofoniche, e successivamente da lui in parte raccolti in due miscellanee, Klangfiguren (1959) e Quasi una fantasia (1963).  L’interesse maggiore di questi brevi scritti, secondo il  curatore, è quello di fondamentale apporto alla ricostruzione dei percorsi che collegano Filosofia della musica moderna (1949) e Teoria estetica (1970).

Immagine tratta da:
http://eserver.org/clogic/3-1&2/daniel.html

Dizionario dell’Occidente medievale. Temi e percorsi. Volume secondo. A cura di Jacques Le Goff e Jean-Claude Schmitt. Torino, Einaudi, 2004
Con le voci da Letteratura/e a Violenza si conclude la pubblicazione dell’opera, per la quale le Nuove accessioni di dicembre 2003 comunicavano l’arrivo del I Volume. In chiusura l’Indice analitico è preceduto da una premessa in cui sono elencate le nove voci tematiche  che contengono i lemmi su cui è costruito, con rinvii ad ambedue i volumi.

Martha C. Nussbaum, L’intelligenza delle emozioni. Bologna, Il Mulino, 2004
Martha C. Nussbaum

Prima traduzione italiana di un testo fondamentale di una filosofa americana particolarmente popolare in Italia, come dimostra il fatto, attestato dalla stessa Nussbaum, che si riscontrano più traduzioni in italiano delle sue opere che in altre lingue.
L’ambizione dichiarata di questo libro è “elaborare una teoria dell’emozione propriamente filosofica … sviluppata attraverso il confronto con altri approcci filosofici, vecchi e nuovi, e basata sull’analisi di concetti chiave” (Dalla Prefazione dell’Autrice).
Il titolo completo dell’edizione originale, apparsa nel 2001, Upheavals of Thought. The Intelligence of Emotions suonerebbe nella  traduzione italiana Terremoti del pensiero. L’intelligenza delle emozioni: al profondo sconvolgimento che le emozioni provocano nelle nostre vite, “rendendole irregolari, incerte, imprevedibili”, si può opporre un’analisi che possa far comprendere “cosa potrebbe significare per una comunità politica estendere ai suoi cittadini le basi sociali della salute dell’immaginazione e delle emozioni”. Di particolare suggestione il ricorso che la Nussbaum mette in atto ad un cospicuo numero di opere letterarie – da Dante a Joyce – per indagare sull’amore e ipotizzare il superamento degli egoismi che rendono problematica la sua compatibilità con una vita associata eticamente accettabile.

Immagine tratta da:
http://www.grawemeyer.org/news-updates/education01.htm


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Il vocabolario Treccani. Sinonimi e contrari. Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 2003
Il curatore dell’opera, Raffaele Simone, accennando nell’Introduzione alle difficoltà che accompagnano necessariamente la realizzazione di opere di questo genere, mette al primo posto quella sovrabbondanza eccessiva di vocaboli equivalenti o opposti nella lingua italiana per gli stessi significati che appare una vera e propria “dissipazione creativa”. Il prezioso repertorio, anche in versione Cd-rom, si rivolge precipuamente a  tre categorie fondamentali, a chi scrive, a chi ha bisogno di sapere, allo straniero che conosca o studi l’italiano.

Il visuale Italiano – Inglese. Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 2003
Edizione italiana del Nuoveau dictionnaire visuel pubblicato per la prima volta da Québec Amérique International


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Novità in arrivo di due grandi collezioni di classici

Per la Bibliothèque de la Pléiade. Paris, Gallimard

  • Ibn Khaldun, Le Livre des exemples
  • Francis Ponge, Oeuvres complètes
  • Louis Aragon, Oeuvres romanesques complètes, Tome I
  • André Gide, Souvenirs et voyages
  • Emily, Anne et Charlotte Brontë, Wuthering Heights et autres romans
  • Blaise Pascal, Oeuvres complètes
  • Jean Cocteau, Théâtre complet
  • Le Livre du Graal
  • Walter Scott, Waverley et autres romans
  • Jean Genet, Théâtre complet
  • Nouvelles du XVIIIe Siècle
  • Raymond Queneau, Romans
  • Gustave Flaubert, Oeuvres de jeunesse
  • Romanciers libertins du XVIIIe Siècle

Per la Collection des Universités de France  publiée sous le patronage de l’Association Guillaume Budé. Paris, Les Belles Lettres

  • Aelius Theon, Progymnasmata
    A cura di Michel Patillon e Giancarlo Bolognesi
  • Venance Fortunat, Poèmes. Livres IX-XI
    A cura di Marc Reydellet
  • Pline L’Ancien, Histoire naturelle
    A cura di Hubert Zehnacker
  • Saint Grégoire de Nazianze, Œuvres poétiques. Poèmes personnels II, 1, 1-11
    A cura di André Tuilier, Guillaume Baudy, Jean Bernardi
  • Synésios de Cyrène, Opuscules
    A cura di Jacques Lamoureux e Noël Aujoulat

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